Chi è il guardiano di zoo?
I guardiani di zoo sono professionisti che si prendono cura quotidianamente degli animali ospitati presso strutture quali zoo e acquari. Si occupano della loro alimentazione, puliscono e mantengono i loro habitat e possono partecipare anche a dimostrazioni per il pubblico presente. Essi collaborano inoltre con il personale veterinario, segnalando anomalie nel comportamento o nello stato di salute, somministrando le terapie o affiancandolo negli interventi. In alcune strutture i guardiani hanno inoltre il compito di “addestrare” (vedi sezione Animal training) gli animali di cui si occupano ad affrontare la routine quotidiana; dal rientro negli habitat interni alle visite veterinarie.
Tutto ciò si può però riassumere in una sola frase: il guardiano è il primo garante del benessere degli animali di cui si prende cura.
I guardiani si confrontano con una grande varietà di specie tra cui mammiferi terrestri e marini, rettili, anfibi, uccelli, pesci e insetti. Si tratta, prevalentemente, di animali esotici, non convenzionali. A seconda della struttura, i guardiani sono suddivisi in reparti e quindi “specializzati” in una particolare tipologia di animali (grandi erbivori, primati, rapaci, etc.) oppure si occupano di tutti gli animali ospitati.
È sicuramente un lavoro che affascina, attenzione però a non sottovalutare l’impegno che richiede. L’orario di lavoro (normalmente tra le 5 e le 8 h giornaliere) è estremamente variabile; gli animali non sempre consentono di fare orario di ufficio, spesso è necessario fermarsi oltre l’orario o fare turni notturni. Gli animali mangiano 365 giorni all’anno, i turni devono quindi coprire anche il fine settimana e le giornate festive. Inoltre le strutture zoologiche sono aziende inserite nel settore del turismo e il lavoro, solitamente, si intensifica nel periodo estivo.
Le mansioni di un guardiano si svolgono prevalentemente all’aperto, con qualsiasi condizione meteorologica. Prendersi cura di alcuni animali richiede una buona resistenza fisica. Concentrazione, attenzione e propensione al lavoro di gruppo sono qualità fondamentali e bisogna sempre considerare la grande responsabilità ed i rischi che comporta il lavoro con animali potenzialmente pericolosi. È inoltre necessario essere pronti ad affrontare diversi aspetti legati alla biologia animale, dalle deiezioni alle malattie finanche, purtroppo, alla morte.
Spesso vi sono grandi aspettative nel rapporto che un guardiano può instaurare con gli animali di cui si occupa, ma è importante ricordare che si tratta di animali non domestici, la cui indole selvatica va compresa, rispettata e protetta il più possibile.
Infine, la maggior parte delle strutture richiede non solo una buona competenza con il mondo animale ma anche capacità di relazione con il pubblico, che nel caso degli zoo è ampio e comprende diverse fasce d’età.
Se si è disposti ad affrontare tutto questo, allora sì, è il lavoro più bello del mondo e nessun guardiano lo cambierebbe con uno diverso.
Il contratto di lavoro
In Italia purtroppo il guardiano di zoo non è una professione riconosciuta, almeno per il momento. Questo fa si che i contratti di lavoro siano estremamente variegati a seconda della struttura zoologica.
Uno degli scopi della nostra associazione è proprio quello di lavorare affinché un giorno questa professione possa essere ufficialmente riconosciuta, in modo da poter uniformare l’inquadramento lavorativo. Realtà già esistente in diversi paesi, europei e non (USA, Inghilterra, Svizzera).
Come si diventa guardiani di zoo?
Ad oggi non è necessario avere un particolare titolo di studio per svolgere questa professione ma, da parte delle aziende, è sempre più frequente prediligere, tra i neoassunti, laureati in Scienze biologiche, Scienze naturali, Scienze forestali, Agraria, Allevamento e benessere animale, Scienze delle produzioni animali o altri corsi di laurea affini.
Le facoltà universitarie offrono infatti un ottimo trampolino di lancio: il tirocinio (curricolare o extracurricolare), che permette alle strutture zoologiche di conoscere e testare potenziali candidati. L’esperienza sul campo è quindi di fondamentale importanza per farsi strada in questo mondo. Questa può essere condotta anche fuori dall’ambito universitario, ad esempio, tramite stage o attività di volontariato all’interno di parchi naturali o centri di recupero della fauna selvatica (CRAS). Avere tali credenziali nel proprio Curriculum Vitae può essere d’aiuto proprio perché danno prova di possedere le qualità fisiche e attitudinali necessarie per questo lavoro.
In tempi recenti alcune strutture offrono l’opportunità di passare alcune ore con i guardiani proprio per conoscere a fondo il loro lavoro. Tale attività può essere interessante non solo per passare una giornata diversa dal solito ma può offrire alle persone interessate a svolgere questa professione, un piccolo assaggio di cosa essa comporta.
Noi dell’A.I.G.ZOO saremo sempre ben disposti a offrire consigli a chi decidesse, con serietà, di intraprendere questo percorso, ricordando sempre il nostro motto: “La nostra in-formazione inizia da noi stessi!”.